martedì 21 dicembre 2010

Le petit robe noir... La storia infinita

Ci sono alcuni abiti che hanno lasciato il segno nel mondo della moda, rappresentando alla loro apparizione una vera e propria rivoluzione dei costumi; ed è forse questo il caso del Little black dress.Fu lanciato da Coco Chanel nel 1926, e da quel momento non ha mai più lasciato lepasserelle e il guardaroba di noi donne. Si tratta di un capo indispensabile e sempre in voga, per questo gli stilisti lo reinterpretano ogni stagione. Icona di eleganza e raffinatezza, nel suo abito realizzato da Hubert De Givenchy, è Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany” e per citare un esempio nostrano c'è la splendida Monica Vitti in “La ragazza con la pistola”.
Dalle linee semplici o più lavorato, corto o lungo, il little black dress è in grado di
soddisfare le esigenze di qualunque donna, in grado di esaltare il fisico femminile e soprattutto di adattarsi ad ogni circostanza sociale.
Oltre a evidenziare in maniera esplicita la bellezza e la sinuosità del corpo femminile,
L'abito nero ha rappresentato una svolta anche a livello sociale e culturale. Infatti prima delle linee morbide proposte da Chanel, gli abiti femminili erano un opprimente apparato di corsetti, bustini ed altre impossibili architetture che rendevano difficile alla donna qualsiasi movimento.
Per le collezioni primavera/estate 2011 le interpretazioni sono state svariate, e dando libero sfogo alla loro creatività i designer hanno presentato la loro versione del little black
dress...
Prada primavera/estate 2011

Alexander McQueen Primavera/estate 2011

Ann Demeulemeester primavera/estate 2011

Givenchy primavera/estate 2011

Chanel primavera/estate 2011
Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany" (1961)

Monica Vitti in "La ragazza con la pistola" (1968)

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