mercoledì 29 dicembre 2010

Partnerships...

Lo storico negozio Luisa via Roma, luogo di culto per appassionati di moda, ha ideato assieme a Swarovski la collezione "Crystal Lovers", meravigliose e scintillanti creazioni in edizione limitata opera di diversi designer coinvolti, da Ferragamo a Mary Katrantzou. Per presentare la collezione si terrà un'installazione ovviamente nel negozio fiorentino a cura di Felice Limosani .
Di seguito alcun dei pezzi della collezione:
Borsalino

Balmain

Mary Katrantzou

Roberto Cavalli



domenica 26 dicembre 2010

Ecostore...

A Roma c'è una nuova meta per lo shopping, è la maxiboutique Zara in via del Corso 189, nello storico Palazzo Bocconi che prima ospitava La Rinascente. Un edificio antico ma all'avanguardia per l'ecosostenibilità: è stato totalmente realizzato con la filosofia dell’ eco-efficenza e con attenzione per i materiali dei capi eco-solidali. La struttura poi si basa anche sul risparmio energetico e idrico con attenzione anche alla pulizia dell’aria e macchinari che misurano costantemente i livelli di azoto e ossigeno.


                                  In alto alcune immagini della nuova boutique Zara a Roma

sabato 25 dicembre 2010

Karl in town..

Camminavo per le vie del centro comprando i regali all'ultimo momento come al solito ed ecco davanti a me Karl Lagerfeld che scende da una macchina parcheggiata in una via del centro di Roma... Non ho potuto non chiedergli una foto...
That's Karl with me

martedì 21 dicembre 2010

Le petit robe noir... La storia infinita

Ci sono alcuni abiti che hanno lasciato il segno nel mondo della moda, rappresentando alla loro apparizione una vera e propria rivoluzione dei costumi; ed è forse questo il caso del Little black dress.Fu lanciato da Coco Chanel nel 1926, e da quel momento non ha mai più lasciato lepasserelle e il guardaroba di noi donne. Si tratta di un capo indispensabile e sempre in voga, per questo gli stilisti lo reinterpretano ogni stagione. Icona di eleganza e raffinatezza, nel suo abito realizzato da Hubert De Givenchy, è Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany” e per citare un esempio nostrano c'è la splendida Monica Vitti in “La ragazza con la pistola”.
Dalle linee semplici o più lavorato, corto o lungo, il little black dress è in grado di
soddisfare le esigenze di qualunque donna, in grado di esaltare il fisico femminile e soprattutto di adattarsi ad ogni circostanza sociale.
Oltre a evidenziare in maniera esplicita la bellezza e la sinuosità del corpo femminile,
L'abito nero ha rappresentato una svolta anche a livello sociale e culturale. Infatti prima delle linee morbide proposte da Chanel, gli abiti femminili erano un opprimente apparato di corsetti, bustini ed altre impossibili architetture che rendevano difficile alla donna qualsiasi movimento.
Per le collezioni primavera/estate 2011 le interpretazioni sono state svariate, e dando libero sfogo alla loro creatività i designer hanno presentato la loro versione del little black
dress...
Prada primavera/estate 2011

Alexander McQueen Primavera/estate 2011

Ann Demeulemeester primavera/estate 2011

Givenchy primavera/estate 2011

Chanel primavera/estate 2011
Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany" (1961)

Monica Vitti in "La ragazza con la pistola" (1968)

Hats...

"Non un semplice accessorio di moda ma l’oggetto sul quale esprimere una creatività senza confini dominata dal potere dell’immaginazione". Con queste parole Stephen Jones, uno dei più grandi cappelai al mondo, definisce le sue creazioni. Se non avete in mente di chi si tratta, sappiate che i cappelli di Stephen Jones hanno calcato le maggiori passerelle internazionali e sono stati inclusi nelle collezioni di stilisti come Jean Paul Gaultier, Thierry Mugler, Comme des Garçons, John Galliano, Christian Dior, Marc Jacobs, giusto per fare qualche nome.
Per non parlare di Philip Treacy, designer di successo di origine irlandese che disegna cappelli dagli anni '80 e vanta collaborazioni e riconoscimenti prestigiosi; nel 2005 crea i cappelli per il matrimonio di Carlo e Camilla, nel 2008 inventa il cappello “pavone” indossato da Sarah Jessica Parker alla prima di “Sex and the city”, nel 2008 crea quelli per Lady Gaga nel video di “Bad Romance”.
L'uso del cappello varia di luogo e occasione e rappresenta sempre uno stile, un modo d'essere,è capace di definire uno stile personale, un look, ma anche una intera collezione moda o un film. Johnny Depp con un tricorno andava all'arrembaggio ne “I Pirati dei Caraibi”, con un cilindro ha guidato piccoli golosi ne “La Fabbrica di Cioccolato” fino alla splendida interpretazione del Cappellaio Matto in “Alice in wonderland” di Tim Burton; e come dimenticare la meravigliosa Greta Garbo in “Ninotchka” con quel suo cappellino a forma di vaso rovesciato.
Nelle loro collezioni i grandi designer come ad esempio Missoni, Prada, Yohji Yamamoto, Rochas, Stella McCartney, non si sono fatti mancare quest'accessorio speciale che è protagonista assoluto della prossima stagione primavera estate. Un must have da scegliere accuratamente, classico, a bombetta, a cilindro, di paglia, aggressivo, misterioso, elegante, c'è n'è per tutti i gusti e per ogni occasione, l'importante è scegliere quello giusto.

Prada, primavera/estate 2011

Yohji Yamamoto primavera/estate 2011

Stella McCartney primavera/estate 2011

Missoni, primavera/estate 2011


Greta Garbo in una scena tratta da "Ninotchka" (1939) 
Johnny Depp interpreta Willy Wonka nel film "La fabbrica di cioccolato" (2005) di Tim Burton

lunedì 20 dicembre 2010

Christmas shopping... REGALI GLOBALI

Alcune aziende hanno deciso di creare prodotti-charity per esprimere la propria solidarietà e desiderio di un mondo migliore. Scegliendo un regalo tra questi prodotti puoi aiutarli anche tu...
  • Preziosissima acqua; si chiama Maji ed è una speciale linea gioielli realizzata con diamanti grezzi disegnata da Sharon Stone e ideata da Damiani. grazie al progetto Clean Water parte del ricavato della loro vendita verrà devoluto ad associazioni come Drop in the bucket  (dropinthebucket.org  ) che provvede a costruire pozzi di acqua potabile nei villaggi più sperduti dell'africa.

 
    • Limited chic, pelle con il mitico LV a sbalzo e afrociondoli, realizzati a mano in Kenya, per la Keepall 45 Monogram Revelation di Louis Vuitton. una borsa da viaggio nata con Edun ( edun.com ) il marchio etico di Ali Hewson ( moglie di Bono Vox), che con questo accessorio promuove l'artigianato africano e il commercio equo e solidale del cotone ( louisvuitton.com ).



    • Moda etica, Vivienne Westwood con le sue Africa bags sostiene un progetto che aiuta le donne di Nairobi a migliorare le proprie condizioni di vita, i tre modelli di borse sono prodotti a mano utilizzando materiali di recupero contribuendo anche al riciclo virtuoso



     
    • Discese sostenibili, è nata Glam Rocka per le appassionate di snowboard, la tavola di Head ( head.com )personalizzata dall'artista americano Justink, che preserva la natura . grazie al progetto Cool Earth, chi la compra contribuisce a salvare la foresta amazzonica. ( coolearth.com )



    • Aria pulita, ognuno di noi respira ossigeno grazie a 1500 mq di foresta amazzonica, e salvaguardarla è una responsabilità di tutti. Costume National ci ha pensato con Sava the amazon, 4 profumi: parte del ricavato va all'associazione Amazonia, attiva nelle riserve indigene ( italia.amazonia.org )

    Moda ecologica, quando il verde è fashion

    Il legame della moda con la natura sfocia anche in altri progetti, infatti i grandi marchi pongono sempre più attenzione alla sostenibilità ecologica dei loro prodotti e il mercato solidale rivolge la propria attenzione al mondo della moda.
    Ad esempio nella produzione di abbigliamento circa dal 15 al 20% del tessuto utilizzato finisce in discarica, un lusso che al giorno d’oggi non è più tollerabile ed esempio alcuni "pionieri della moda a zero rifiuti” hanno sperimentato la progettazione di modelli di abbigliamento che utilizzano ogni centimetro di tessuto: se sembra facile, non lo è.
    Secondo quanto riporta il New York Times, il mese prossimo la Parsons New School for Design offrirà uno dei primi corsi di moda a zero rifiuti al mondo, in cui gli insegnanti affiancheranno le tecniche della moda ai principi della sostenibilità.
    Gli studenti avranno come compito quello di creare jeans a zero-rifiuti



    Prada- Trembled Blossoms

    Già da qualche anno incalza la tendenza ad un ritorno alla natura e alcune volte addirittura ad una coesione con la natura stessa. voglio mostrarvi questo bellissimo video di Prada che cattura l'essenza della meravigliosa collezione primavera/estate 2008:

    "A green state of mind"

    Li Edelkoort, come abbiamo già accennato in precedenza sostiene che le nostre citta’ diventeranno lo scenario delle nuove “Societa’ Rurali Urbane”. La nostra vita sara’ piu' verde, l'agricoltura verticale in palazzi e il mangiare organico faranno parte della quotidianità. Questo nuovo stile di vita si rifletterà non solo nella moda ma in ogni disciplina creativa avvertiremo il bisogno di ricostruire un nuovo legame con la natura, attraverso materiali, colori e lavorazioni che ci avvicinino ad essa. L’artigianato sara’ di nuovo importante e cosi l’uso del legno, della carta etc... 

    L'Italia è una repubblica ondata sull'orto, sostengono i giardinieri più sapienti, che riscoprono antichi pomodori bianchi e pere quasi estinte da cuocere arrosto. L'orto è nel nostro DNA e sono proprio le piante antiche a regalare le maggiori soddisfazioni agli amatori. Così vivaisti, appassionati e seed savers gli danno oggi la caccia per goderne le meraviglie. 
    Nelle preferenze dei pollici verdi quest'anno gli ortaggi hanno superato di gran lunga i fiori.
    Il 23 settembre scorso Sotheby's di New York ha battuto un'asta intitolata "L'arte dell'agricoltura" e all'asta c'erano verdure d'antan prodotte localmente come la melanzana Turkish Orange, arancione appunto, o la zucchetta Lady Godiva, a strisce verdi e gialle: 1000 dollari il prezzo di partenza.
    Melanzane Turkish Orange
    Zucchetta Lady Godiva





    Anche le infinite storie dei frutti antichi sono tornate ad affascinarci, come dimostra la recente ripubblicazione di "Pomologia" dello scenziato olandese Johann Hermann Knoop, uno spettacolare libro illustrato che classifica la varietà di frutta dell'epoca. 


    Animali in via d'estinzione? Cerbiatti, gufi, tigri, leoni e zebre come accessori da passeggio

    E l'avvicinamento alla natura colpisce anche il mondo degli animali...
    esemplari sull'orlo dell'estinzione sono arrivati in città:
    Passerotti "de luxe" sulla clutch di Valentino Garavani


    Gioiello a forma di rana, Delfina Delettrez

    Pinguini dalla linea "Dodo" di Pomellato

    Dalla sfilata primavera/estate 2011 di Mulberry, in passerella con un cagnolino

    Koala come pochette, Peter Pilotto Autunno/Inverno 2010/2011

    Pantofole animalier Juicy Couture


    domenica 19 dicembre 2010

    “Adesso che abbiamo iniziato a ricostruire la società e a rendere solide le fondamenta del nostro mercato, che abbiamo sfruttato le nostre fonti di energia e che ci siamo concentrati suquello che ci viene meglio, ad un tratto ci accorgiamo che vogliamo liberarci dalla paura e dall’aggressione”. La sua ricetta per il nostro futuro stile di vita è il ritorno alla vita rurale, campestre, semplice. I tessuti emulano la natura, il mare, gli animali. Il coloredella sabbia, delle pietre, del mare, e colori che ricordano le piume di un uccello o il colore di un pesce. Dal lino al velluto,l’imperativo è fluidità, leggerezza, per sentirci comodi e liberi, sempre più simili alla natura incontaminata. L’acqua è la metafora del futuro che verrà: “l’acqua è l’elemento più prezioso che abbiamo, che nutre, forgia e definisce la nostra esistenza, fungendo da
    principio economico e di scambio, come fonte di nutrimento e di benessere, come fonte di energia e principio di bellezza, come tempio della contemplazione e luogo di incontro. questo secolo sarà all’insegna dell’acqua o non sarà”.

    street style

    Alcuni esempi di "Ritorno alla natura" dalle sfilate primavera/estate 2011


     Prada Primavera/Estate 2011


    Aquilano.Rimondi primavera/estate 2011



    Rochas primavera/estate 2011

    Christian Dior primavera/estate 2011

    Chanel primavera/estate 2011
      
     
    "The farm of the future"
    Negli anni scorsi Li Edelkoort aveva previsto la voglia delle nuove generazioni, nella nostra società, di riuscire nella vita privata e non solo nella carriera. Proprio quando quest'ultima sembrava avere prevaricato, fino a raggiungere il primo posto nella scala degli interessi. Un aggiustamento della rotta, che si è ben evidenziato, come esigenza. Oggi, puntando lo sguardo in ambito psico-sociale, la Edelkoort sottolinea che ci sarà sempre più, in futuro, la necessità di non costringere l'individuo, entro certi spazi, ma di "lasciare che sia",  perché si ottiene di più, più creatività, più rendimento, lasciando gli altri liberi, dato che la costrizione preclude l'autocoinvolgimento, che è alla base di ogni attività. Non si tratta, quindi, solo di fare previsioni, ma, anche, di gettare semi, che, poi, potrebbero materializzarsi, per le condizioni date e individuate.
    E' meglio produrre in loco, dice, di modo che non ci siano costi di trasporto. Ciò per incentivare l'economia locale. In questa maniera diventa, poi, più facile introdurre le nuove idee nella produzione globale. Ottenendo visibilità, senza rompere con la propria tradizione, con le proprie conoscenze, cultura, vita. La Edelkoort va ancora più in là ed esprime una previsione, che stupisce ed, insieme, entusiasma: essa prevede per il domani una nuova fase: lo sviluppo di un ritorno della nostra economia alla vita rurale. Anzi, l'avvento di un nuovo mondo rurale. Gli agricoltori saranno la nuova èlite di domani. Ci nutriranno, ci scalderanno, ci guariranno. Tutto dovrà ricondursi alla terra. Essi saranno la nuova lobby internazionale.